Radioembolizzazione

 

La radioembolizzazione, anche conosciuta come terapia delle microsfere radioattive o radioembolizzazione selettiva, è una procedura medica utilizzata per trattare i tumori epatici primari o le metastasi al fegato provenienti da altri tumori, come il carcinoma epatocellulare o il tumore neuroendocrino.

Durante la radioembolizzazione, delle microsfere minuscole contenenti una sostanza radioattiva vengono iniettate attraverso un catetere direttamente nelle arterie che alimentano il tumore nel fegato. Queste microsfere si incagliano nelle arterie più piccole che nutrono il tumore, rilasciando la radiazione in modo selettivo nel tessuto tumorale circostante.

Le microsfere radioattive possono essere caricate con isotopi radioattivi come l’ittrio-90 o il lutezio-177. Questi isotopi emettono radiazioni ad alta energia che danneggiano le cellule tumorali circostanti, riducendo la loro capacità di crescere e dividere. La radioembolizzazione può anche contribuire a ridurre la dimensione del tumore, a controllare i sintomi e a migliorare la qualità di vita del paziente.

Questa procedura viene solitamente eseguita in due fasi. Nella prima fase, chiamata arteriografia, viene eseguita un’angiografia per visualizzare l’albero vascolare del fegato e identificare le arterie che nutrono il tumore. Successivamente, nella seconda fase, viene effettuata l’iniezione delle microsfere radioattive attraverso un catetere posizionato nelle arterie del fegato, seguito da un controllo per confermare il posizionamento corretto delle microsfere.

La radioembolizzazione può essere utilizzata come trattamento primario per i tumori epatici non operabili o in combinazione con altri approcci terapeutici, come la chemioterapia o la chirurgia, a seconda del caso specifico. La decisione di utilizzare la radioembolizzazione dipenderà da diversi fattori, come le dimensioni e la localizzazione del tumore, la salute generale del paziente e la risposta del tumore ad altri trattamenti precedenti.

Come con qualsiasi procedura medica, ci possono essere alcuni rischi e complicazioni associate alla radioembolizzazione. Questi possono includere danni ai tessuti sani circostanti, accumulo di liquido nel fegato, dolore addominale, nausea, fatica e un aumento temporaneo dei livelli di enzimi epatici. È importante discutere con il proprio medico i potenziali benefici e rischi della radioembolizzazione nel proprio caso specifico.

È fondamentale che la radioembolizzazione venga eseguita da un team multidisciplinare specializzato, che comprende radiologi interventisti, oncologi e chirurghi, per valutare attentamente ogni singolo caso e pianificare il trattamento più adeguato per il paziente.