Trapianto di fegato

Il trapianto è considerato un intervento necessario quando il fegato non è più in condizione di sostenere le sue funzioni, e nonostante le terapie mediche la corretta funzionalità dell’organo non è mantenuta.

Ciò avviene principalmente in presenza di una malattia cronica, più raramente a causa di un’insufficienza epatica acuta o malattie metaboliche del fegato sano.

Attualmente la maggior parte dei pazienti che hanno bisogno del trapianto di fegato, sono affetti da cirrosi epatica, e quindi la maggior parte dei disturbi sono correlati al danno cronico del fegato. Campanelli d’allarme sono un’alterazione delle transaminasi (AST/GOT e ALT/GPT), delle gammaGT, della fosfatasi alcalina (ALP), una riduzione del numero delle piastrine.

 

Sintomi di malattia del fegato

 

La malattia cronica del fegato induce la cosiddetta sindrome da ipertensione portale, caratterizzata dalla comparsa di ascite, dallo sviluppo di varici e circoli collaterali venosi e dal mancato assorbimento dei fattori nutritivi.

Dal punto di vista pratico, i pazienti con malattie del fegato possono essere soggetti a molti tra i seguenti sintomi:

  • ittero (colorazione giallastra di cute e mucose) con emissione di urine scure;
  • prurito;
  • alitosi;
  • ascite (presenza di liquido dell’addome);
  • tendenza al sanguinamento spontaneo da naso e gengive o alla lenta coagulazione delle ferite;
  • emissione di sangue con il vomito (ematemesi) o con le feci nere (melena);
  • stanchezza;
  • alterazione del ritmo del sonno, alterazioni della personalità, confusione mentale fino al coma;
  • diminuzione della massa muscolare;
  • riduzione della quantità di urina nell’arco della giornata;
  • gonfiore alle gambe (edemi arti inferiori);
  • spider naevi (vasi venosi a reticolo come da ragnatela al viso, dorso e arti);
  • eritema palmare;
  • nell’uomo ci può essere ginecomastia (ingrandimento delle mammelle) e difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione;
  • nella donna alterazione o scomparsa del ciclo mestruale.

 

Indicazioni al trapianto di fegato

Il trapianto è oggi una forma di terapia estremamente efficace e rappresenta l’unica possibilità di trattamento per alcune gravi malattie in stadio avanzato. Il trapianto che consiste nell’asportazione del fegato e la sostituzione con uno nuovo, può rendersi necessario sostanzialmente per cirrosi epatica soprattutto da infezioni virali quali l’epatite C e B e la cirrosi alcolica, meno frequenti la cirrosi biliare primitiva, la colangite sclerosante e le forme autoimmunitarie.

Un’altra indicazione è l’epatocarcinoma su fegato cirrotico che non sia resecabile, permettendo oltre che il trattamento radicale della massa neoplastica anche la rimozione del più grave fattore di rischio rappresentato dalla cirrosi epatica.

Spesso prima del trapianto possono essere utilizzate altre tecniche per il trattamento del tumore come “ponte” in attesa del trapianto stesso, come ad esempio la resezione epatica, la termoablazione e la chemioembolizzazione.

Affinchè ci possa essere un trapianto di fegato, condizione necessaria è che ci sia un donatore d’organi.