Pancreas

Il pancreas è una ghiandola a doppia funzione endocrina e esocrina

situata nella profondità dell’addome. Si divide in tra parti, la testa il corpo e la coda. La sua funzione è quella di produrre sostanze importantissime per il corretto funzionamento dell’organismo quali come ad esempio l’insulina o gli enzimi che sono responsabili della digestione.

Le neoplasie pancreatiche insorgono quando le cellule del pancreas perdono il controllo e formano una massa all’interno dell’organo.

I tumori più frequenti sono:

  • Adenocarcinoma del pancreas
  • Neoplasie ampollarie e periampollari (ampolla di Vater)
  • Neoplasie cistiche del pancreas
  • Neoplasie neuroendocirne
  • Neoplasie cistiche sierose
  • Neoplasie cistiche mucinose
  • Neoplasie intraduttatli papillari mucinose (IPMN)
  • Neoplasie pseudopapillari cistiche

I sintomi possono essere differenti e dipendono dalla localizzazione della lesione (ittero, dolore, spossatezza, nausea). È importante una diagnosi precoce della neoplasia. Una volta accertata la presenza della lesione del pancreas, bisogna capirne la stadiazione, ossia capirne il livello di malignità e la sua disseminazione. La diagnosi é realizzata quindi con un esame obiettivo del paziente, esami del sangue con dosaggio dei markers tumorali (AFP, CA 19-9, CEA, CA 15-3), esami radiologici come TC (tomografia computerizzata), ecografia, RM (risonanza magnetica). Puo’ essere necessario per la tipizzazione della lesione realizzare una biopsia, ossia un prelievo su anestesia attraverso una ecoendoscopia di un campione di tessuto che sarà necessario per un esame istologico in anatomopatologia.

Una volta completato il bilancio di estensione della patologia, con tutti gli elementi disponibili, il caso clinico del paziente viene discusso in maniera multidisciplinare (chirurgo,radiologo, oncologo, gastroenterologo) in modo da poter elaborare la migliore stategia terapeutica. In alcuni casi prima di affrontare l’intervento chirurgico puo’ essere necessaria la realizzazione di una chemioterapia.

La realizzazione della pancreasectomia deve mirare all’asportazione complete della malattia per ridurre al minimo il rischio di recidiva. Dopo l’intervento chirurgico, il paziente verà controllato periodicamente per verificare la presenza di eventuali recidive della malattia che potranno essere nuovamente operate o trattate diversamente.